
Disordinatamente strutturata, psicologicamente disorientata ma paga, rossa, rossa di autunno, ma anche arancione, gialla e azzurra: mutevole come lui, come lei, tra poco nuda, nuda di queste mie foglie che ancora mi vestono…



...e poi pensavo anche che dentro un supermercato o un centro commerciale, o ancora di più a girellare tra montagne di TV, cellulari e cavi digitali starebbero meglio individui che ancora devono essere prodotti. L'habitat tecnologico reclama fattezze nuove per riallinearsi su un concetto più armonico tra luoghi e corpi. Invece, tranne che nelle nuovissime generazioni, si vedono ancora corpi rubati a lavori manuali che nella sottrazione hanno visto crescere strati di adipe inutile insieme a calvizie e a varie deformità legate alla mancanza di svolgere un lavoro e di vivere in un luogo a loro pertinente.
ma davvero non avete mai provato il dolore della carne? Pensate sia meglio o peggio di quello dell'animuccia? Pensate ancora per categorie...questo sta lì e quello sta là. Se uccido è reato se uccido è peccato. Mi concedo piccole digressioni di sofferenza. In fondo siamo umani...che sarà mai. Infatti che sarà mai..
E chi non avrebbe timore a gettarsi a capofitto nel vortice della duplicazione incontrollata che produce l'infinitesimo? Ma non occorre pensare a voragini inaudite, non serve farsi sopraffare dall'enormità del gigante per avere la scusa della propria piccolezza e della propria finitudine. Siamo tutti malati dall'esistere sempre e a ogni costo tanto da fare di noi delle volontà assolute, delle ancore uncinate. Sviluppiamo allo scopo artigli solo apparentemente invisibili e, se dovessimo vedere,...non reggeremmo l'orrore, perchè ogni pennellata che ci diamo nasconde un tentacolo, un appiglio uncinato una ventosa...tutto pur di restare. Di permanere, di sopra-vivere...

Ascolto lo scorrere dell' epica narrazione da parte di canicolari femmine loquaci. Immagino se a possedere la chiave d' accesso alla protesi fossero cento, mille, diecimila....Quale canto muliebre avvolgerebbe come rete il miserrimo quotidiano di umani affancendati. Facile non accorgersi delle straordinarie occasioni di fantastico raccontare che si perdono in ogni istante di vita in superficie.
Dietro l'ultimo mattone ci sarà il mio occhio. Non sarà facile essere così veloce da rubare il sorriso o la lacrima di qualcuno, nè fissare il momentaneo disvelamento dell'osso sotto la carne, del sangue dietro la pelle satinata di un'abbronzatura perfetta. Ma Kill Bill BB esige la maestria dell'arma e non sarei degna di questo soprannome se non mi applicassi al suo uso.
La sfinge di piazza Navona....inquietanti prominenze
Oggi abbiamo consegnato le chiavi della PvP alle prime tre narratrici epiche quotidiane. Le ho scelte per iniziare il test sulla protesi vocale perenne con persone non conosciute e che non si conoscono tra loro. Se vorranno si appaleseranno anche in questo blog, dove possono postare, ma soprattutto racconteranno istanti di epica quotidiana con le loro vive voci.
Stiamo selezionando sei persone disposte a sottoporsi a un test finalizzato alla seconda fase della sperimentazione della "Protesi vocale perenne " (PvP).Il kit individuale che forniremo è quello che già sta usando Gianluca Nicoletti.