
È uno strumento di comunicazione che consente a chi ne ha accesso di raccontare propri stati d’animo, sensazioni, emozioni, attimi di vita quotidiana e pensieri reconditi.
Essendo uno strumento utilizzato in maniera del tutto individuale i risultati prodotti sono estremamente soggettivi, e come le persone stesse, possono piacere o no, risultare simpatici, interessanti, accattivanti, o anche no.
Non ci sono regole al suo utilizzo, e neanche standard.
Ma attenzione, colgo un errore nella sua formulazione.
Immaginate che io mi metta a raccontare cosa penso dei miei compagni di vagone mentre sono lì con loro, oppure che me ne infischi delle regole relative all’aviazione civile e accenda il mio antiquato cellulare mentre sono in volo. Cosa potrebbe succedere?
Nel primo caso potrei prendermi una bella porzione di schiaffi, nel secondo caso potrebbe andarmi anche peggio.
Questo per dire che forse, non potendo poi effettivamente raccontarvi alcune cose mentre queste avvengono, parte della naturalezza e della genuinità dello strumento va a farsi friggere. E dovendoci ripensare si finisce per rielaborare l’oggetto della comunicazione.
Pensiamoci!